nome e logo

Il Centro studi territoriali ha scelto come proprio logo una civetta e come nome distintivo Athene noctua, nome scientifico della civetta.

Perché questa scelta?

Per prima cosa perché ci anima la voglia di conoscere e la passione per lo studio, ma anche il rispetto per la bellezza e per il delicato equilibrio tra uomo e natura.
Ci spinge ad essere attivi il desiderio di continuare a studiare il nostro territorio, partendo da quello che è stato e con l’aspirazione di comprendere il presente e guardare oltre.

Qui sotto un ulteriore approfondimento, parziale rielaborazione di un testo della LIPU.

Tutti conosciamo la civetta come uno dei rapaci notturni più affascinanti di sempre.
Elegantissima e sfuggente, la civetta si muove soprattutto nelle ore della notte, è attiva anche al tramonto e all’alba, ma resta vigile durante tutta la giornata. Sarà per questo suo vivere al confine delle tenebre che nei secoli le è stato attribuito un forte valore simbolico, spesso benefico, altre volte portatore di cattiva sorte.

Nell’antica Grecia la civetta era considerata sacra per la dea Atena – da qui il suo nome scientifico Athene noctua – e simboleggiava la saggezza, la sapienza, la capacità di comprensione, la luce dopo la soluzione di un problema.
Era anche l’uccello simbolo della città di Atene dove era sempre benvenuta e molto comune e per questo rappresentata su vasi, bassorilievi e monete. Ancora oggi la moneta da un euro coniata in Grecia porta sul retro una civetta.
Con il Medioevo la civetta si carica di un significato più oscuro. Come i gatti diventa il simbolo delle streghe ed è vittima di inutili superstizioni diventando un uccello del malaugurio.
Con il Romanticismo i rapaci notturni, e quindi anche la civetta, tornano di moda carichi di suggestioni positive.
Oggi, superata ogni superstizione, la civetta è un animale simbolo dell’equilibrio tra l'uomo e la natura, del rispetto che dobbiamo avere per la bellezza della biodiversità, fonte di continua meraviglia a pochi passi dalle nostre case.